Oli Essenziali

Gli oli essenziali possono considerarsi come gli ormoni o la forza vitale delle piante, sono miscugli oleosi di sostanze organiche differenti. Quando ci capita di strofinare una foglia che sia di mirto, rosmarino, lavanda o semplicemente pelando un arancio sentiamo quanto profumo rimane nelle nostre mani! Quel profumo è l’anima della pianta ed è l’olio essenziale contenuto. In alcune piante quali il ginepro o l’esotico sandalo l’olio essenziale è contenuto nei rami nel fusto e nelle radici,in altre piante come il finocchio è invece contenuto nei semi maturi. Ogni pianta ha il suo organo in cui viene concentrato il proprio olio essenziale. I nostri oli essenziali si ottengono dalla distillazione diretta a vapore e sono ottenuti da piante della flora sarda spontanea o anche coltivata.

Utilizzo:

Cucina.

Gli usi degli oli essenziali trovano il loro utilizzo anche in cucina dando un tocco in più alle ricette più classiche, in modo da personalizzarle. L'importante è sapere quali scegliere per le diverse ricette, come utilizzarli e in quali quantità. Possiamo dunque provare ad avvicinarci all'arte di cucinare con gli oli essenziali.

Come scegliere gli oli essenziali da usare in cucina.

Negli oli essenziali troviamo il concentrato della parte aromatica della pianta. Possiamo suddividere gli oli essenziali da utilizzare in cucina in 4 categorie:
1) Oli essenziali ricavati da erbe aromatiche: come origano, timo e rosmarino.
2) Oli essenziali ricavati da spezie: come cannella, zenzero, anice e ginepro.
3) Oli essenziali ricavati da agrumi: come olio essenziali di limone e di arancio.
4) Oli essenziali ricavati da fiori: come olio essenziale di lavanda o di rosa.
Per introdurre gli oli essenziali in cucina è importante scegliere solamente oli essenziali naturali e puri, garantiti come adatti all'uso alimentare.
In nessun caso dovrete assumere o utilizzare gli oli essenziali alla cieca.
Si tratta di prodotti molto potenti per cui non dovete mai esagerare con le dosi, ma attenervi a ricette fidate e tenere a mente che possono bastare anche solo 1 o 2 gocce dell'olio essenziale prescelto per insaporire un piatto o una bevanda, dato che il loro sapore e il loro aroma risultano molto marcati e persistenti. Gli oli essenziali sono naturali ma non sono innocui: ecco perché è strettamente necessario aggiungerli ricette con la massima attenzione e con parsimonia.

Aromaterapia

E' la branca della fitoterapia che cura le malattie e preserva la salute e il benessere, sfruttando le virtù degli olii essenziali, estratti dalle piante.
Questa è considerata a tutti gli effetti una disciplina olistica, in quanto la loro azione non è mai solo qualcosa di limitato e altamente specifico per un organo o un apparato, ma essi hanno piuttosto un'azione più generale sull'organismo in tutte le sue affezioni.
Devono comunque essere consigliati e impiegati dai terapeuti per curare diversi disturbi fisici,mentali e psicosomatici.
L'olio essenziale può essere diffuso nell'aria e tramite la respirazione arriva nei polmoni, quindi nel sangue. E' il modo più dolce di assumere gli oli essenziali, non c'è nessuna controindicazione e l'effetto è buono, anche se un po' meno immediato. Contemporaneamente si profuma anche l'ambiente. La quantità di olio essenziale da aggiungere all'acqua del diffusore dipende dalla grandezza dell'ambiente e dalla concentrazione di profumo che vogliamo ottenere, e va dalle 2 alle 10 gocce. Per non bruciare l'olio essenziale, e così diminuirne l'effetto, bisogna prestare attenzione che l'acqua nel diffusore non si scaldi troppo (ideali sono circa 60 °C).